In archivio il Campionato Mondiale italo-bulgaro: l'Italia si ferma al quinto posto ma volano gli ascolti televisivi e le presenze nei palasport. Grande riconoscimento per il mondo arbitrale italiano: Fabrizio Pasquali, futuro Commissario degli arbitri di serie A, dirige da "primo" la finalissima.
Si è concluso con il trionfo della Polonia il Mondiale 2018 maschile organizzato da Italia e Bulgaria. Un Mondiale in cui il sogno azzurro si è fermato alla terza fase, e che porta alla fine l'Italia al quinto posto finale.
Ad impressionare, questa volta - più che i risultati tecnici ottenuti dagli azzurri di Blengini - sono stati i numeri: palasport, dove giocava l'Italia, esauriti in ogni ordine di posto. Semifinali e finali, senza l'Italia, con il PalaAlpitour di Torino "sold out" da mesi. E poi ascolti televisivi da sogno, con picchi di tre milioni e mezzo di telespettatori e audience che sono arrivati fino al 16 per cento per in prima serata. Insomma, dal punto di vista mediatico l'obiettivo è stato abbondantemente raggiunto.
In generale un entusiasmo contagiante che ha toccato tutta la penisola, a conferma dello enorme interesse che la pallavolo continua a riscuotere e dello starordinario clima che si respira nei palasport. Un patrimonio di valori e di interessi che tutto il nostro mondo dovrà ora valorizzare al meglio.
E poi la chicca finale, con la designazione di Fabrizio Pasquali in qualità di primo arbitro della finalissima. Per Pasquali, che in questa stagione era stato secondo arbitro della Finale della Volleyball Nations League Maschile, arriva dunque l’ennesimo importante riconoscimento; l’ultimo della sua carriera internazionale. Pasquali - che quattro anni fa a Milano arbitrò anche la Finale dei Campionati del Mondo Femminili -, infatti, dopo questa sua ultima direzione di gara si dedicherà esclusivamente al suo nuovo ruolo di Commissario degli Arbitri di Ruolo A. “Sono molto felice per la fiducia che la FIVB ha riposto in me, - ha dichiarato - ora mi dedicherò al ruolo affidatomi dal Consiglio Federale; nella mia carriera ho arbitrato tutto ciò che c’era da arbitrare quindi va bene così, vivere questa finale è stata una grande emozione”.