Focus On Femminile: Pol. Citta' di Lendinara - Pgs Esedra Don Bosco 3-2

 

Focus On: Pol. Città di Lendinara - Pgs Esedra Don Bosco 3-2

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4^ giornata: Serie D Femminile, Girone D.

Pol. Città di Lendinara - Pgs Esedra Don Bosco 3-2 (25-20; 24-26; 25-23; 20-25; 15-10).

Ci sono gare che, per capirne il pathos e la carica emotiva, devono essere vissute in prima persona; Lendinara-Esedra è stata una di queste, perché gli ingredienti dell'essenza del volley ci sono stati tutti: entusiasmo, divertimento, grinta, spirito di sacrificio, due formazioni che non si sono risparmiate, e che alla fine hanno prodotto due ore di adrenalina purissima. La spunta la compagine rodigina, che incassa il secondo successo di fila, monetizzato nel quarto posto in classifica a -4 dalla coppia di testa Petra Este - Thermal Volley; al pari, secondo ko consecutivo per l'Esedra, che porta via un punticino dalla prima di due trasferte: la prossima sabato, nella tana dell'Aeb Iperfamila, ancora fermo a quota 0. Il match è equilibrato fin da subito: il set d'avvio è un testa a testa che si risolve nella seconda metà del periodo, quando il Lendinara piazza un paio di minibreak che significano il 25-20 finale. Per le Rodigine il secondo parziale è quello dei rimpianti, perché sul 24-23 un attacco finisce fuori di pochi centimetri, con le padovane brave a sfruttare l'occasione e a portarsi sull'1-1 ai vantaggi. Sono azioni lunghe e concitate a caratterizzare la terza partita, risolta col minimo scarto stavolta dalle padrone di casa, che però calano sul finire di quarto set, quando l'Esedra fotocopia a proprio favore il primo set. Si spalancano le porte del tie break con le due squadre finora capaci di mettere insieme lo stesso numero di punti (94): l'equilibrio permane fino al cambio campo sull'8-6, e sul rettilineo finale è il Lendinara a mettere 5 punti decisivi. Il finale è 15-10.

Patrizio Marzola (coach Lendinara): «E' stata una gara all'ultimo sangue, con una carica agonistica elevatissima, anche dal punto di vista tattico. Diciamo pure che, a tratti, è stata una partita a scacchi, in cui ogni giocatrice ha cercato di mettere in mostra il meglio. E devo fare un plauso all'arbitro, che ha gestito la tensione nel migliore dei modi. Da parte nostra, sono rimasto molto contento della nostra difesa, e in generale dell'atteggiamento che abbiamo avuto: non abbiamo mai mollato alcun pallone, sudando e sacrificandoci in seconda linea. Inoltre, siamo state lucide nella costruzione del gioco. Abbiamo dei picchi altissimi di buon gioco, a cui purtroppo a volte si contrappongono dei "bassi" clamorosi, penso per una questione di cali di concentrazione. Venendo dalla Prima Divisione, inoltre, abbiamo ancora dei problemi di adattamento ai ritmi ed alle velocità che si trovano in Serie D, ma migliorando la consapevolezza nei nostri mezzi sono convinto che anche queste "escursioni" di rendimento andranno scemando, contribuendo a rendere più continuo il nostro gioco. Da parte loro, l'Esedra ha giocatrici più alte, e a muro si sono fatte sentire tantissimo, specialmente con le bande, che sono molto forti. In ogni caso sono contento di come è finita, ed ora ci aspetta un'altra battaglia in casa del Belladelli; finora ho visto buoni miglioramenti nel nostro gioco, ma l'obiettivo di una salvezza tranquilla passa solo dalla nostra capacità di raggiungere il miglior gioco possibile e di proporlo con continuità».

Lorenzo Amaducci (coach Esedra): «Dire che il match è stato combattutissimo è riduttivo; le squadre hanno espresso un buon livello di gioco, con parziali tiratissimi in cui i ruoli si sono invertiti ripetutamente: una volta noi davanti e loro a inseguire, e pochi punti dopo lo scenario era capovolto. Solo nel quinto, il Lendinara è stato più preciso nei momenti fondamentali, è fuggito e noi non siamo più riuscite a rientrare. In ogni caso, venivamo da un periodo non facile, con tre sconfitte e una sola vittoria, e mi è piaciuta la voglia di reagire che hanno dimostrato le mie ragazze, peraltro contro una formazione più avanti di noi in classifica e che aveva dalla sua il fattore campo. Abbiamo portato via un punto ad una buonissima compagine, in trasferta, dopo essere stati sempre lì a rincorrere considerato che il primo e il terzo set l'hanno vinto le avversarie; perciò dal punto di vista mentale posso solo applaudire le mie giocatrici, che non hanno mai mollato. Speriamo, col rientro dopo due settimane della palleggiatrice titolare, di riuscire a concretizzare maggiormente il nostro gioco, che sabato ha subito duri colpi dalle trame al centro delle rodigine, favorite da una battuta, la nostra, tutt'altro che incisiva. Ora si va a Belfiore, contro una squadra che, leggendo i parziali, non ha ancora fatto soffrire le avversarie; questo potrebbe significare un match abbordabile sulla carta, ma il rischio è proprio quello di prendere sottogamba l'impegno. Per noi sarà comunque un banco di prova probante».

 

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Eros De Barba

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