Focus On Femminile: Raffaello Navigazione - Volley Rio Ponte San Nicolo' 0-3

 

Focus On: Raffaello Navigazione - Volley Rio Ponte San Nicolò 0-3

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11^ giornata: Serie D Femminile, Girone A.

Raffaello Navigazione - Volley Rio Ponte San Nicolò 0-3 (14-25; 17-25; 22-25).

Era il più classico dei testacoda a chiudere l'andata del Girone A di Serie D Femminile; al "Veronese" di Borgo San Giovanni, casa del Raffaello Navigazione fanalino di coda, arrivava il Volley Rio, capolista insieme al Volley 3 Venezia di una pool capace, dopo 10 giornate, di racchiudere le prime 6 squadre in appena 3 lunghezze. Ancora ferma al palo il Volley Clodia; 21 i punti raccolti dal Ponte San Nicolò, frutto di 7 vittorie e 3 sconfitte, tutte arrivate nelle prime 4 giornate e prima del cambio di marcia. Che non si è interrotto in terra chioggiotta, dove il primo set è stato anche quello meno combattuto della serata: il Volley Rio prende subito il largo, ampliando man mano una forbice che toccherà il +11 nel finale, dove comunque le locali danno segnali di risveglio. Nel secondo, infatti, pur partendo sotto di 5, il Raffaello Navigazione risale fino al 14-15, tirando fuori una rabbia alimentata anche dall'infortunio di una centrale; un turno in batttua padovano si rivela decisivo per scrivere il 17-25, che però non spegne l'ardore lagunare: il cambio di rotazione giova alle veneziane, che propongono una correlazione muro-difesa più efficace ed un servizio più incisivo. Nei momenti topici, però, sono il carattere e la maggior esperienza ospite a rivelarsi fondamentali, e sul 22-25 del terzo termina il girone d'andata di Raffaello Navigazione e Volley Rio.

Thomas Conte (coach Raffaello Navigazione): «Il fatto che fosse un testacoda si è visto tutto nel primo set, dove siamo entrate in campo con un approccio mentale sbagliato; in corso d'opera, invece, anche con qualche cambio, abbiamo capito che qualcosina in più si poteva fare: certo, magari non vincere, ma il terzo periodo ha dimostrato che potevamo almeno giocarcela alla pari. Questa metamorfosi durante il match è forse l'aspetto più confortante; anche se il risultato difficilmente sarebbe arrivato, tutte ci hanno messo comunque qualcosa in più. A livello tecnico, penso che la nostra battuta, migliorata progressivamente sabato sera, sia l'esempio di ciò; anche l'attacco non è andato male, nel momento in cui arrivavano palloni, ma sia i rifornimenti, e parlo della ricezione, che la distribuzione possono ancora migliorare parecchio. In ogni caso, la squadra ha cambiato faccia da inizio stagione: ora c'è un gruppo vero. Ciò dipende anche dal fatto che questa formazione è fatta di ragazze che provengono da due gruppi diversi che si sono uniti a settembre, senza le giocatrici più determinanti che c'erano l'anno scorso. Lavoriamo bene, l'impegno c'è: quello che manca è un'iniezione di fiducia in termini di punti e, forse, un'attaccante col braccio pesante, come si dice. Anche i parziali delle ultime partite dicono che stiamo progressivamente migliorando; purtroppo ci è mancata anche un po' di fortuna, e gli infortuni che abbiamo patito ne sono un esempio. Adesso inizia il ritorno: vorrei che lo affrontassimo con la consapevolezza che di qualità ne abbiamo anche noi; dobbiamo essere convinte di questo, anche perché il gioco lo sta palesando. La società è fiduciosa, vede il lavoro e l'impegno delle ragazze e dello staff tecnico; confidiamo in un pizzico di fortuna in più, oltre che nel rientro delle infortunate».

 

Federica Vezzù (coach Volley Rio): «Dopo un avvio di stagione non felicissimo siamo risalite, e pertanto volevo che questa gara fosse giocata al massimo, come una partita fondamentale, per chiudere l'andata col maggior numero di punti possibile. Inoltre, è stata una sfida che mi ha permesso di provare soluzioni diverse dalle solite, pur sempre rispettando il concetto di squadra, mantenendo un certo tipo di gioco indipendente da quello delle avversarie. Sono contenta di aver visto un gruppo che ha affrontato l'impegno con la massima concentrazione e professionalità: un esempio è l'attacco, preciso sia con palla perfetta che nella gestione di quelle più difficili. Bene pure il servizio, anche nel momento di eseguire battute tattiche. Sono un po' meno entusiasta del nostro muro: vero che era difficile prendere le misure alle offensive dall'altra parte della rete, ma proprio non c'è stato l'adattamento necessario al gioco delle avversarie, ed è una cosa su cui dovremo lavorare. Detto questo, il bilancio della stagione finora è molto positivo, perché la squadra è diventata "squadra", nel senso che rispetto alle prime uscite c'è più integrazione, più aiuto, più rigore tra le ragazze, anche grazie al lavoro della mia seconda, Elisa Salvetti; c'è maggior sintonia nel gioco, specchio comunque di una crescita individuale che riguarda anche la gestione delle situazioni tanto positive quanto negative. In classifica siamo tutte lì, ma le ragazze si meritano la posizione che occupiamo, perché tutte condividono l'obiettivo del miglior risultato con il coinvolgimento dell'intero gruppo. Ripartiremo tra due settimane contro l'Asolo Volley: una partita difficilissima, che all'andata le trevigiane vinsero meritatamente e che noi prepareremo ancora come un altro passo fondamentale per rimanere là dove siamo ora».

  

 

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