Under19 Maschile Regionale: Pallavolo Padova sul tetto del Veneto

Si trasmette il comunicato relativo alla finale del campionato regionale under19 maschile, vinta dalla Pallavolo Padova sull'Agorà Volley Mestre per 3-0. Nel pezzo troverete il link per la photogallery, motivo per cui non vi allego foto alla mail. Vi prego come al solito di dare pubblicazione e massima diffusione.

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Under19 Maschile Regionale: Pallavolo Padova sul tetto del Veneto

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PALLAVOLO PADOVA - AGORA' VOLLEY MESTRE 3-0 (25-16; 25-20; 25-17).

PALLAVOLO PADOVA: Pedron 2, Vlas 3, Lazzaretto 8, Casaro 15, Vianello 10, Compagnin 8, Bortolini (L), Romagnosi 4, Salmaso. Ne: Bassanello, Salvò. All: Valerio Baldovin. 2° All: Alessandro De Lorenzi.

AGORA' VOLLEY MESTRE: Bugno, Semenzato 6, Shadi 2, Mioli 6, Breda 11, Folin 1, Fornasini (L), Frezza, Ferronato 8, Prataviera, Carraro 1. Ne: Baratto. All: Alfio Ribon.

ARBITRI: Riccardo Incanuti e Alessandra Pilati di Rovigo.

MVP: Nicolò Casaro (Pallavolo Padova).


TRECENTA - E' la Pallavolo Padova a conquistare lo scettro di campione regionale Under19 Maschile. In un Palazzetto dello Sport di Trecenta reso scintillante da oltre 400 spettatori, i ragazzi di Valerio Baldovin hanno sconfitto in finale l'Agorà Volley Mestre per 3-0, bissando il successo nel campionato Interprovinciale del 26 gennaio scorso. Un'ora e un quarto di partita, un'ora e un quarto di gioco in cui l'Agorà ha provato a contrapporre allo strapotere fisico patavino una volontà d'animo ai limiti dello sconfinato, ma che nulla ha potuto contro gli avversari. Tanti gli scambi prolungati, da applausi le prestazioni delle difese di entrambe le squadre. Ma nel volley, si sa, non può esistere pareggio, e così alla fine a fare festa è Padova, che sublima con l'ultimo e decisivo passo un cammino che la porterà ora a giocare le fasi nazionali. Ai veneziani resta in ogni caso un grosso risultato, sia perché Padova era data da tutti come favorita, sia perché un secondo posto regionale è comunque motivo d'orgoglio, tanto più se nella strada verso la finale ti sei preso lo scalpo dei campioni in carica. Da segnalare, durante il saluto iniziale delle finaliste, la presentazione della Rappresentativa Maschile Under14 di Rovigo, che il 14 aprile sarà di scena a Belluno per la seconda tappa del Trofeo delle Province Under14. Vai alla photo gallery del match

I SET - Baldovin schiera la diagonale Pedron - Casaro, Vianello e Vlas alla mano, Compagnin e Lazzaretto al centro con Bortolini libero; Ribon affida a Bugno la regia dell'Agorà, con Mioli opposto, Shadi e Folin posti 3 a sfruttare il lavoro del libero Fornasini, aiutato nella ricezione dai martelli Breda e Semenzato. Nicolò Casaro ed Enrico Lazzaretto battezzano il match con il primo parziale: 6-0 Padova frutto anche dei due muri del centrale patavino, prima che Mioli riesca a dare il primo segno di vita veneziano. Non basterà, a Ribon, per evitare di chiamare entrambi i time out discrezionali già sul 10-2 figlio dell'ace di Vlas. La doppia cifra di scarto matura sul cioccolatino offerto a Pedron e schiacciato a terra dal palleggiatore di Baldovin, che arma sempre al meglio il braccio di Casaro, abile anche a murare Breda per il 18-5. Proprio lo schiacciatore lagunare prova comunque ad alimentare la fiamma dei suoi con due punti consecutivi, aiutato da una metà campo padovana in totale gestione del match; anche in negativo, tanto che sul break di 3 punti agorense, Baldovin chiama la prima interruzione per riportare la tensione al massimo, mossa che trova gratificazione nella doppia tacca di Vianello. Compagnin va in primo tempo per il 24-15, Breda annulla il primo set ball, ma il cambio palla si rende inutile sull'errore in battuta di Ferronato.

II SET - Al rientro in campo si vede quell'equilibrio che era mancato fin dai primi palloni della frazione precedente; Ribon, che aveva rivoltato lo starting six nella seconda metà del periodo, trova risposte positive rilanciando la formazione che aveva chiuso il set: Ferronato buca il muro imitato da Breda, mentre nelle file padovane l'unico a girare a pieno regime è Lazzaretto. Il 5-8 d'avvio, però, è presto ricucito da Compagnin e Vianello, insuperabili a muro, sul turno in battuta con tanto di ace di Luca Pedron. Turno che convince Ribon al doppio cambio, con Mioli e Bugno al posto di Frezza e Ferronato; anche Baldovin mette mano alla panchina inserendo Romagnosi, che firma la diagonale lunga che dà il là alla fuga patavina: Vianello mette giù tre palloni di fila, griffando il 19-14 che spinge l'allenatore lagunare a resettare la diagonale originaria, ed il punteggio a tornare verso la parità; Ferronato autografa il -4, l'errore di Casaro il 21-18. Baldovin ci parla sopra, Compagnin interrompe la fuoriuscita di punti e l'ardore veneziano, definitivamente sedato dall'invasione del muro sul pallonetto di Romagnosi sinonimo di 25-20.

III SET - Il terzo parziale si apre col decimo punto del match di Nicolò Casaro, che subito dopo impallina Fornasini con l'ace del 3-1. Mestre ci prova, Padova tiene alta la guardia: Breda mette giù la pipe del 4-4, ma sul mini break portato da capitan Enrico Lazzaretto Padova prende il largo; Compagnin mura lo stesso Breda, limitato anche dalle difese di Bortolini, sublimate dalla diagonale di Vianello; Mioli spedisce fuori dalla seconda linea, e per Padova è tempo di doppiaggio sul 10-5. Anche Vianello si iscrive al club degli over10 col diagonale che vale il +8, apice di un break di 7-0. Mestre non trova soluzioni valide in attacco, mentre Pedron fa viaggiare i centrali su percentuali stratosferiche. Di Lazzaretto il 16-9, solo parzialmente attenuato da Mioli e dai 4 punti di Semenzato, che pure valgono il 19-15. Padova imbocca l'ultimo rettilineo col muro di romagnosi, sinonimo di 23-16. La parallela interna di Casaro vale il primo di 7 match ball; ne basta uno: basta l'ace in salto spin di quello che sarà il top scorer della serata ed MVP della finale. Una finale che proietta Padova alle finali nazionali. Al termine del match, appena prima delle premiazioni, è andata in scena una coreografia di danza moderna proposta dalla locale Dina Danza che, nonostante alcune assenze dovute all'influenza, hanno reso ancor più piacevole lo spettacolo sportivo nel Palazzetto dello Sport di Trecenta.

Valerio Baldovin (allenatore Pallavolo Padova): «I parziali sono stati abbastanza netti, però non era una partita semplice da gestire per noi; perché avendoci già giocato contro l'Agorà e avendo superato Treviso in semifinale, che era forse lo scoglio tecnico più difficile, non era facile interpretarla dal punto di vista dell'atteggiamento. Invece siamo riusciti a partire subito molto bene, sia al servizio che a muro, ma anche in difesa, e quello ci ha dato il là per tutta la prestazione. La cosa che mi è piaciuta di più, comunque, è proprio l'atteggiamento che ha avuto la squadra, che ha giocato punto dopo punto con la massima serenità possibile».

Alfio Ribon (coach Agorà Volley Mestre): «Sapevamo che Padova era obiettivamente più forte; vorrei solo dire che questo, per noi, era il massimo possibile che potevamo raggiungere. Di più era impensabile. Complimenti ai miei ragazzi e agli avversari, veramente forti e con un ottimo allenatore; gli auguro una bella esperienza nelle fasi nazionali. Purtroppo per noi è stata una delle nostre peggiori partite in difesa, che era il fondamentale su cui avremmo potuto costruire qualcosa di buono».

La finale su FVG Sport Channel. FVG Sport Channel, la tv sportiva visibile sul canale 189 in Veneto e 113 in Friuli Venezia Giulia, dedicherà un servizio con le immagini e le interviste ai protagonisti della finale di Trecenta; servizio che verrà trasmesso venerdì 22 in doppio passaggio (alle 16.30 e alle 21.15) e sabato 23 alle 11. Per vedere il servizio, visita dopo le date indicate il canale Youtube di FVG Sport Channel.

 

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Cordiali saluti,

Eros De Barba

Commissione Stampa e Comunicazione

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