Finale Regionale Under17 Maschile: Treviso cala il settebello

Si trasmette, con preghiera di pubblicazione e di massima diffusione, il comunicato relativo alla finale Under17 Regionale Maschile, andata in scena domenica 26 maggio a Belluno (BL) tra Volley Treviso e Pallavolo Padova, e vinta da Treviso per 3-1. Nel pezzo troverete i link per le photogallery di match e premiazioni.

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Finale Regionale Under17 Maschile: Treviso cala il settebello

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VOLLEY TREVISO - PALLAVOLO PADOVA 3-1 (27-29; 25-15; 25-17; 25-18).

VOLLEY TREVISO: Marsili 4, Mazzon 9, Luisetto 13, Cester 15, Favaro 9, Norbedo 13, Pinarello (L), Rossi (L), Durigon 5. Ne: Lazzaro, Gashi, Argenta, Torresin. All: Giovanni Cappelletto. 2° All: Erika Montino.

PALLAVOLO PADOVA: Lo.Scanferla 1, Costa 2, Bacchin 9, Seveglievich 3, Richieri 9, Zoppellari 11, Bassanello (L), Maniero, Cappuzzo 5, Taccini 3, Marcolin 1. Ne: Bollani, Baratto, Le.Scanferla (L). All: Luca Barbiero. 2° All: Piero Zoppellari.

ARBITRI: Jacopo Dallegno di Vicenza e Mattia Dalla Rosa di Belluno.

MVP: Nicolò Bassanello (Pallavolo Padova).

BELLUNO - Dodici mesi dopo il trionfo del PalaBruel, Treviso cala il settebello. È il Volley Treviso a laurearsi campione regionale nella categoria Under17 Maschile, la cui finale è andata in scena domenica 26 maggio al "De Mas" di Belluno. Nell'atto conclusivo di una stagione dominata già a partire dal girone di Eccellenza, la formazione di "Johnny" Cappelletto ha sconfitto per 3-1 proprio la sua migliore antagonista di tutta l'annata sportiva, ovvero quella Pallavolo Padova costretta ad incassare il terzo stop consecutivo in una finale regionale. Per il sodalizio orogranata è il sesto trionfo consecutivo, il settimo negli ultimi otto anni; ed ora via verso Policoro (Matera), dove entrambe le protagoniste del pomeriggio dolomitico scenderanno in campo dal 6 al 9 giugno per le finali nazionli. Vai alla photo gallery del match

I SET - C'è la diagonale Marsili - Cester a guidare il gioco trevigiano, con Mazzon e Favaro posti 4 e Pinarello libero a rifornire il gioco dei centrali Luisetto e Norbedo; Barbiero mette in rampa di lancio Zoppellari a smistare le responsabilità offensive, chiamando Lorenzo Scanferla e capitan Seveglievich come martelli, Bacchin contromano e Costa più Richieri in zona 3, con Bassanello libero. A stappare il match è un muro per parte: Cester da una parte, Richieri dall'altra, e sull'ace float di Bacchin per il 3-6 d'avvio, Cappelletto chiama la prima pausa discrezionale. È una fase di errori in battuta a far riprendere il discorso, con i bianconeri comunque più incisivi nel momento della ricostruzione; il +5 è appunto un servizio falloso orogranata, e c'è tempo pure per un divertente siparietto fra Cappelletto e Barbiero sul mani fuori di Bacchin, prima che Treviso rientri prepotentemente in corsa: Mazzon dai 9 metri e Cester da posto 2 fruttano il 12-13, illusorio sulla doppia copertura fantasma trevigiana che spinge lo score sul 12-15. Ma come aveva previsto Luca Barbiero, il match si gioca su mini strappi più che sul punto a punto, almeno fino al 17-17: il turno in battuta di Norbedo spacca il parziale, consentendo a Marsili il block su Bacchin che vale il 20-18; il tecnico patavino ci parla su, ma a togliergli le castagne dal fuoco è Costa, che frusta la ricezione di Pinarello col servizio del 22-21. Anche Johnny Cappelleto esaurisce i time out, e all'ultimo rettilineo le due formazioni ci arrivano appaiate: Favaro mette giù la palla che vale il primo set point, salvo poi vanificarlo con un attacco out; anche Cester spara fuori, e così Padova ha la prima palla del periodo, sulla quale l'urlo di gioia per il tocco di Richieri è strozzato dall'accompagnata chiamata da Dallegno. Le emozioni sono infinite e ne scaturisce un 27-29 che premia Padova, trascinata dai 15 punti del trio Bacchin - Richieri - Zoppellari, oltre i demeriti di una Treviso frenata anche da ben 8 errori al servizio.

II SET - Al cambio di campo, Cappelleto chiede sicurezza nelle giocate e scelte razionali ai suoi, e al restart propone Durigon al posto di Favaro. Suoi 3 punti nel 5-2 iniziale, per una forbice che si fa tagliente sul 7-2 frutto del mani fuori di Cester che convince Barbiero alla chiacchierata, anche in virtù del 6-0 alla voce "punti di squadra" sinonimo di grandi difficoltà in fase offensiva. Cester però, da buon capitano, si caricai compagni sulle spallecon tre tacche in fila, dando il là ad un 13-4 che per Padova sa già di resa, almeno nel periodo. Treviso batte bene e mura meglio, tanto che Marsili si concede il lusso di una schiacciata su secondo tocco per il +10; Bacchin interrompe l'emorragia ma solo momentaneamente, perché Norbedo fa danni dai 9 metri, perché la ricezione del Santo non è quella della prima frazione neanche quando tiene palla in gioco, e perché la formazione della Marca inizia pure a difendere qualcosina in più. Sul 20-10, però, Padova infila un break di 0-3 che spaventa gli avversari, assolti da ogni peccato al time out e capaci di condurre in porto la nave al secondo set ball, con la battuta messa in rete da Francesco Zoppellari. Finisce 25-15: tutto da rifare per Padova, tutto da giocare per Treviso.

III SET - Si riparte con l'equilibrio che era mancato nel set precedente, ma se lo 0-2 d'avvio è effimero, non lo stesso si può dire per il doppio "roof block" stampato da Davide Cester in faccia a Seveglievich, con l'attacco out di Bacchin a completare il 5-2 sul quale Padova chiama il primo tempo discrezionale per restare in scia, anche grazie al muro di Zoppellari su Durigon. Come nel primo set lo stesso Zoppellari, anche Marsili delizia la platea con un primo tempo alzato ad una mano, ma sul block out di Cappuzzo, Padova mette la testa avanti. Si ritorna al periodo d'apertura, ma stavolta c'è proprio il 9 mancino bianconero a fare da rebus per il muro trevigiano. Se poi ci si mette anche un nuovo frangente negativo dai 9 metri, unito ad un paio di errori in attacco, ecco che si spiega il 10-13 con cui Cappelletto è costretto a fare i conti. Conti che tornano sul turno al servizio di Mazzon: dal 12-14 al 17-14 grazie anche a Cester e Luisetto oltre che a due ace, e solo sul -4 Padova uscirà da una rotazione mortifera. Troppo tardi, perché Treviso fa valere il cambio palla, aumentando addirittura il divario prima fino al 23-17 (azione chiusa da Mazzon ma contraddistinta dalla voglia di entrambe le squadre di non far cadere il pallone), e poi al definitivo 25-17, figlio dell'ace di Federico Favaro, il quinto del set per i trevigiani.

IV SET - Ultima chiamata per Padova nel set numero 4, che viene inaugurato dal meraviglioso tocco di seconda di Sebastiano Marsili. Un'ultima chiamata alla quale Padova non può rispondere, frenata subito dagli errori di Seveglievich, Bacchin e Richieri. Scrosciano gli applausi sul 7-2, scambio fantastico per difesa e volontà da ambo le parti, ma che va a Treviso grazie al block out di Favaro. Periodo e match sembrano prendere la via per la Ghirada sui servizi vincenti di Favaro e Norbedo, rispettivamente per il 10-5 e per il 14-6, sensazione confermata al ritorno in prima linea di Luisetto, che schianta a terra il primo tempo sinonimo di 16-9 dopo il doppio regalo di Cester. Ci si mette anche il doppio muro di Favaro a stoppare le speranze di risalita patavine: 18-10 e festa che prende il via, per nulla impensierita da Richeiri, Zoppellari e Taccini; l'attacco di Mazzon vale 7 match ball e ne basteranno due, perché sul primo tempo di Norbedo arriva l'invasione del muro bianconero. Finisce 25-18, Treviso campione, Padova seconda. Vai alla photo gallery delle premiazioni

Giovanni Cappelletto (allenatore Volley Treviso): "E' stata una partita difficile, perché è una squadra molto cresciuta tecnicamente e che sa come metterci in difficoltà nei nostri punti deboli. I miei hanno pagato un po' d'emozione; avevo detto loro di affrontare questa sfida come se fosse una partita delle finali nazionali, come se servisse per qualificarci alle finali nazionali, e mi hanno preso alla lettera, nel senso che sono partiti giocando un primo set con 21 errori, cosa che alle nazionali, appunto, non dovrà assolutamente ripetersi. Lì ci arriviamo consapevoli di far parte di una regione importante; ci giocheremo le nostre carte per obiettivi alti".

Davide Cester (capitano Volley Treviso): "Le emozioni sono tante, anche se entrambe sapevamo già che saremmo andate alle nazionali, per cui non è stata una battaglia agguerritissima. Adesso ci sono le nazionali e pensiamo a fare il meglio in quella occasione. Decisive oggi sono state battuta e ricezione, e gli errori in questi due fondamentali. Siamo venuti qui pronti a questa sfida, conoscevamo Padova e suoi punti forti e deboli".

Luca Barbiero (coach Pallavolo Padova): "Purtroppo l'incognita che poteva dirigere la partita in un senso o nell'altro era la ricezione, e a noi è saltata...Bravo Treviso, ma dispiace perché dopo il primo set potevamo fare qualcosa di più. Il risultato finale penso non sia totalmente veritiero sulla differenza tra le due squadre; diciamo che, dal secondo set, loro hanno messo dentro la battuta e a noi è saltata la ricezione. Chiaramente, poi, i loro posti 4 sono superiori ai nostri, e questo l'abbiamo pagato".

Nicolò Seveglievich (capitano Pallavolo Padova): "E' stata una gara su due fronti. Siamo partiti carichi, bene; era ciò che volevamo, perché questa sfida l'aspettavamo da un anno. Poi, però, in queste finali battuta e ricezione sono due fondamentali che non si posso sbagliare; noi siamo calati in ricezione e di conseguenza l'attacco non ha funzionato. Loro sono stati più continui di noi, mentre noi non siamo riusciti ad imporre il nostro gioco".

La finale su FVG Sport Channel. FVG Sport Channel, la tv sportiva visibile sul canale 189 in Veneto e 113 in Friuli Venezia Giulia, dedicherà un servizio con le immagini e le interviste ai protagonisti della finale di Belluno; servizio che verrà trasmesso venerdì 31 maggio alle 22.30 e sabato 1 giugno alle 16. Per vedere il contributo, inoltre, si potrà visitare il canale Youtube http://www.youtube.com/user/veritas832srl.

 

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Cordiali saluti,

Eros De Barba

Commissione Stampa e Comunicazione

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