Focus On Femminile: Therm Is Volley Paese - A.V. Asolo Volley 3-1

 

Focus On: Therm Is Volley Paese - A.V. Asolo Volley 3-1

 -

14^ giornata: Serie D Femminile, Girone A.

Therm Is Volley Paese - A.V. Asolo Volley 3-1 (16-25; 25-21; 25-15; 26-24).

Il Girone A di Serie D Femminile si presentava alla 14esima giornata con le prime sette squadre racchiuse in appena 5 punti. Anche per questo, Paese - Asolo era scontro al vertice: con le padrone di casa reduci da sette successi consecutivi ed accreditate del primo posto grazie ad un miglior quoziente set sull'a pari punti Sandrigo, impegnato nell'altro big match contro il Volley 3 Venezia; con le ospiti unica altra squadra insieme alla coppia di testa ad avere un ruolino di marcia di 9 vittorie e 4 sconfitte, ma distanziate di tre lunghezze a causa dei ben cinque tie break disputati; e con i dubbi da sciogliere riguardanti un match d'andata che proprio al tie break fu deciso a favore dell'Asolo, ma che visse di parziali netti al limite dell'illogico. Sabato sera la storia non si è ripetuta, avendo mandato in scena un incontro decisamente più lineare e che ha sorriso al Paese, ora capolista solitaria in vista del testacoda del prossimo turno, a scapito di un Asolo che pure aveva fatto del primo set un monologo d'autore: non in avvio, sorpreso dalla battuta al salto delle avversarie che frutta un 8-3 di partenza, al quale le ospiti rispondono registrando la ricezione e pungendo al servizio, vedendo sublimati gli sforzi nel pareggio a quota 13, nell'allungo sul 14-18 e nel definitivo 16-25. Al ritorno in campo si stabilizzano le forze in gioco, con un punto a punto che, partito sul 5-9 e transitato nuovamente per il 13-13, premia inevitabilmente chi sbaglia meno: ovvero le locali, più redditizie a muro e in attacco e abili a chiudere 25-21, trovando nell'inzerzia la spinta per un terzo set stavolta veramente a senso unico e sbrigato con un +10 conclusivo che trova le proprie basi nel break di 5 punti avviato sull'11-10. Asolo si gioca tutto nel quarto, pur ritrovandosi sotto 16-10: ecco perché il 24 pari incendiato dal 24-20 sarebbe suonato come un'impresa se nobilitato dal raggiungimento del tie break, mancato per un errore al servizio e successivo gioco al centro del Paese che regala il 26-24 e i tre punti alla formazione di Battagin.

Roberto Battagin (coach Paese): «Forse dal punto di vista squisitamente tecnico non è stata una gran partita, ma sicuramente è stata accesa sul piano agonistico. In questo contesto, grandi meriti vanno dati alle nostre ragazze, capaci di ribaltare situazioni anche gravi; una menzione la farei alla nostra seconda palleggiatrice, Chiara Dalla Valle, che pur essendo del '97 ha gestito alla grande il gioco quando è stata chiamata in causa. Purtroppo, nella pallavolo ci deve sempre essere uno sconfitto, ma rendiamo onore all'Asolo, che non ha mai mollato e comunque merita a sua volta una posizione di alta classifica. Si sa, vince chi sbaglia meno, e forse loro hanno commesso qualche errore di troppo nei momenti topici. Tornando a noi, non eravamo al meglio, ma questo risultato è utilissimo, e vorrei sottolineare che è una vittoria del gruppo: un gruppo fantastico, che ogni sabato mi mette in difficoltà quando è ora di scegliere la formazione titolare, tanto più che poi chi entra dalla panchina dà in pieno il suo contributo. Sul piano tecnico-tattico, penso che abbiamo giocato una gran partita nella correlazione muro-difesa, sopperendo alla carenza di una ricezione, per una volta, insufficiente. Purtroppo abbiamo ancora qualche lacuna nell'approccio mentale alle difficoltà, e l'andamento del primo set ne è un esempio. Poi, nel secondo, ci siamo riprese, e credo che in fin dei conti sia stato il periodo decisivo. Il calendario, ora, ci porta in casa del Clodia, ultimo: andremo lì consapevoli della nostra forza, ma anche sapendo che non ci possiamo rilassare. Questo è un girone che non ti dà un attimo di respiro: per cui, anche se la gara di Chioggia potrebbe essere, e il condizionale è d'obbligo, un po' più semplice, poi ci attendono degli scontri diretti importantissimi. Noi puntiamo alla promozione, ma in tanti anni in panchina non mi era mai capitato un raggruppamento così strano da non essersi delineato dopo 14 giornate; ciò implica che non ti puoi mai permettere di perdere».

Mariano Zen (coach Asolo): «Penso sia stata una bella gara; siamo partite male subendo la loro battuta al salto. Poi, effettuato il cambio palla, siamo riuscite a risalire conducendo un gran bel set, servendo teso e non regalando nulla in fase di contrattacco. Purtroppo è un po' nel dna della squadra l'accontentarsi, l'avere un calo di concentrazione e di tensione dopo il primo set; cosa che aiuta l'avversario a rifarsi. Se a questo aggiungiamo che avevamo poche alternative in panchina, i conti sono presto fatti. Dall'altra parte della rete, comunque, c'era una grande squadra, con una centrale dominante che, oltre a murare, passava sopra al nostro muro in attacco: con queste premesse, o non fai giocare l'avversario o fai tanta tanta fatica. Abbiamo fatto quello che potevamo, considerate le assenze per malattia che dovevamo affrontare; forse, senza questi problemi, avremmo potuto disputare una gara diversa. In ogni caso, il Paese può contare su una maggiore esperienza: la più vecchia delle nostre in campo era una '91. Detto questo, sono contento di aver visto che quello su cui avevamo lavorato di più in settimana, ovvero la battuta e il contrattacco, è stato fatto bene; inoltre, terzo set escluso, c'è stato lo spirito di "tenere" la partita, e i colpi in attacco sono stati eseguiti come erano stati richiesti. Peccato, ripeto, non avere avuto ricambi sufficienti. Così come dispiace vedere che ci abbattiamo dopo una murata presa, piuttosto che dopo un errore: emotivamente ci perdiamo, in queste situazioni; e penso che anche qui sia tutta questione di esperienza, che ad oggi manca per fare la differenza nei momenti decisivi. Comunque sono soddisfatto del lavoro che stiamo portando avanti: io sono arrivato a stagione in corso, con l'obiettivo della salvezza prima di tutto, e di impostare una squadra per il futuro; noi siamo iscritte al campionato come squadra giovane, e come tale abbiamo bisogno di tanta pazienza e tanto lavoro. Adesso ci attende la sfida con il Caccaro Mobili, in classifica sopra di noi di 1 punto: mi aspetto una gara particolare, alla pari: sicuramente sarà fondamentale per la nostra stagione».

 

-

Eros De Barba

Commissione Stampa e Comunicazione

Fipav - C.R. Veneto

Cel. 3351908198

Email: stampa@fipavveneto.net

Skype: eros.de.barba