Focus On Maschile: Fulgor Thiene - Dolomia Volley Belluno 1-3

 

Focus On: Fulgor Thiene - Dolomia Volley Belluno 1-3

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22^ giornata: Serie C Maschile, Girone B.

Fulgor Thiene - Dolomia Volley Belluno 1-3 (25-27; 25-16; 24-26; 19-25).

La pausa pasquale restituiva al calendario una gara forse decisiva per le sorti stagionali di Fulgor Thiene e Dolomia Belluno. Al "Patronato San Gaetano", infatti, c'erano in palio punti vitali per entrambe, ripartite dopo la sosta rispettivamente a +1 e +3 sulla zona retrocessione: i padroni di casa, reduci dal pesante ko nel derby con lo Zané campione del Veneto, cercavano una gioia che mancava dal 23 febbraio, data del sacco di Padernello Paese; i bellunesi, senza allenatore ufficiale, tentavano di rimpinguare un bottino che parlava di soli 6 punti conquistati lontano dalle mura amiche, alla vigilia dello scontro contro l'ultima in classifica. Ad uscire col sorriso dal sabato del volley è proprio la compagine bellunese, che in quattro set porta a casa tre punti e una cospicua fetta di salvezza. La sfida è combattuta e intensa fin dai primi palloni, in un set d'avvio che la Dolomia strappa con le unghie e con i denti ai vantaggi. Il 25-27 inaugurale frutto anche delle ben 10 battute sbagliate dai padroni di casa, però, è tutto fuorché portatore di inerzie definitive; al rientro in campo, infatti, Thiene fa la voce grossa, registrando il servizio e staccando d'autorità un lineare 25-16 che rimette la partita sui binari dell'equilibrio. Quell'equilibrio che si palesa, nella sostanza e nella forma, nel periodo numero tre: si va punto a punto e gli ospiti, nonostante qualche concessione di troppo in attacco, rimediano con un muro ed un servizio che frustrano le velleità vicentine. Dal 19-24 si passa al 24 pari, ma Belluno ha l'ultimo spunto; il 24-26 finale è forse la pietra tombale sul morale dei padroni di casa, che all'ultimo cambio campo non riescono più a tenere il ritmo dolomitico; il quarto set, e con esso l'intera posta in palio, va alla Dolomia, ora a +5 proprio sulla Fulgor, attesa sabato da un altra sfida-salvezza col Pittarello Legnaro, e da una vera e propria lotta per la sopravvivenza nelle rimanenti quattro giornate.

Loris Pozza (allenatore Fulgor Thiene): «Era una partita determinante, un autentico scontro diretto, e l'abbiamo perso; ora abbiamo davanti quattro sfide che sono davvero altrettante finali. Purtroppo nel solo primo set abbiamo sbagliato una decina di battute, e in generale per tutta la gara l'arbitraggio non ci ha sorriso. Da parte nostra, però, abbiamo disputato una gara altalenante: se giochiamo bene come nel secondo parziale, non ce n'è per nessuno, ma abbiamo ancora una volta dato dimostrazione di non avere la necessaria continuità, nonostante posso dire che siamo in risalita dopo alcune prove davvero pessime. A livello individuale ho avuto alcune risposte positive, ma uno dei nostri difetti è proprio quello di essere ancora lontani dal concetto di "squadra": siamo 6 individualità che fanno il proprio compitino; vero che siamo anche una formazione abbastanza giovane, ma per vincere dobbiamo essere più coesi. Siamo una compagine che può passare in un attimo dal fare cinque-sei punti di fila al prenderne 8. Sul piano tecnico, invece, posso dire senza problemi che la nostra battuta è stata insufficiente sabato; abbiamo concesso troppe possibilità di gioco al centro alla Dolomia e l'abbiamo pagato. Ora iniziano le quattro finali di cui parlavo poc'anzi; la prima sabato, in casa del Legnaro: è una partita da ultima spiaggia, perché loro sono a +2 su di noi, e batterli significherebbe rimettere ancora di più nella corsa alla salvezza anche le formazioni che sono a 25 punti. Possiamo fare bene, ma dobbiamo tornare a giocare come ad inizio stagione: tranquilli, senza farsi prendere dalle paranoie e dalla fretta di mettere giù il primo pallone per forza; ci vorrà pazienza».

Manolo Pat (centrale Dolomia Belluno): «Nel pre partita sapevamo che era fondamentale questa gara e, visti i risultati delle altre squadre vicine a noi in classifica, aver fatto tre punti è stato importantissimo. Penso non sia stata una bellissima partita dal punto di vista tecnico: la tensione e la posta in palio hanno influito parecchio, mentre da parte nostra abbiamo dovuto adattarci alla loro palestra e al loro pubblico. Proprio per questo, però, è stato bello aver dimostrato che noi abbiamo carattere, che quando ci mettiamo al 100% sappiamo fare bene anche nei momenti di diffioltà. Un plauso individuale vorrei farlo al nostro centrale Federico Savio, che ha giocato una partita pazzesca; nella prova complessiva, invece, i fondamentali di ricezione e difesa sono stati ottimi, cosa che ci ha permesso di giocare molti palloni al centro. Sono 3 punti che ci ridanno fiducia, e che arrivano dopo un lungo stop, considerando che prima della sosta pasquale avevamo la pausa imposta dal calendario; insomma, un bel modo di riprendere il ritmo. Rimane la pecca della gestione di alcuni momenti di tensione, come nel terzo set, quando dal 19-24 ci siamo fatti raggiungere: sono frangenti in cui rischi di buttare via tutto il lavoro fatto prima, cosa che, peraltro, ci è già accaduta in stagione. Comunque, ora dobbiamo tenere duro fino alla fine: siamo stanchi fisicamente, e ciò ci porta ogni tanto a perdere lucidità, ma dobbiamo resistere, perché pur in una stagione di alti e bassi siamo ancora padroni del nostro destino. Sabato arriverà da noi il Montorio, che sarà anche ultimo, ma dei 2 punti che ha, uno l'ha fatto con noi all'andata; dovremo stare con la testa sul match dall'inizio alla fine, perché sembra semplice, ma il rischio che il nervosismo vada ad inficiare la nostra performance c'è. Con la vittoria, la salvezza sarebbe praticamente cosa fatta».

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Eros De Barba

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