Focus On: Service Med Intrepida - Galante Intersport 1-3

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21^ giornata: Serie D Maschile, Girone A.

Service Med Intrepida - Galante Intersport 1-3 (16-25; 19-25; 25-21; 20-25).

Col Dual Volley Rima già aritmeticamente promosso, la Serie D Maschile proponeva al penultimo giro di giostra la gara che poteva decidere la seconda formazione destinata al palcoscenico della Serie C. Al "Copernico" di Verona andava in scena il "mors tua, vita mea" tra Intrepida e Galante; i padroni di casa, secondi e forti di 2 scalini di vantaggio in classifica, cercavano la più dolce delle vendette dopo il 3-0 subito a Ponso un girone fa, anche per non rimandare all'ultima giornata le possibilità di salita di categoria, possibilità da vagliare proprio nella tana della dominatrice del campionato; l'Intersport si presentava in terra scaligera con un unico obiettivo: vincere. Vincere per tenere vive le speranze di promozione, anche a costo di rimettere in gioco Schio, fatto fuori dalla logica ma non dalla matematica per la volata al secondo posto. Secondo posto che, alla fine, è ancora una questione a tre, perché i vicentini vanno a vincere a Cavaion Veronese, mentre nel big match succede di tutto: il Galante espugna Verona, e lo fa portandosi via 3 punti sinonimo di sorpasso e che, al computo totale che emergerà soltanto sabato prossimo, potrebbero significare Serie C. Che per i padroni di casa sarà una serata difficile lo si capisce già dai primi due set, dove un po' la pressione e un po' l'emozione preparano la frittata: al 16-25 d'avvio fa seguito il 19-25 del secondo, maturati per un gioco ospite fatto di pazienza a lucidità, palesatosi tanto nella difesa quanto nella capacità di giocare "di fioretto" molti palloni importanti; nel secondo, addirittura, gli ospiti sono avanti 10-18, prima di condurre in porto il parziale di inerzia. Nel terzo i locali si risvegliano, alzando il livello in tutti i fondamentali; il 25-21 finale riaprirebbe tutti i discorsi di match e stagione: riaprirebbe, perché sul 16-12 del quarto periodo, l'Intrepida commette cinque errori di fila sui 14 complessivi della frazione, spingendo lo score fino al 18-22, premessa per il trionfo padovano. Finisce 20-25, e col Galante pronto a stappare la festa sabato prossimo in casa con l'Occhiobello.

Alessandro Rigatelli (allenatore Intrepida): «E' stata una gara che ha rispecchiato la falsariga di tutta la nostra stagione: quando c'è da giocare match importanti palesiamo delle difficoltà, dovute sia ad una squadra tutto sommato piuttosto giovane, sia ad altri motivi troppo lunghi da spiegare. In breve, quando scendiamo in campo per giocarci qualcosa di importante, perdiamo la lucidità necessaria. Contro il Galante, abbiamo mostrato entrambi i nostri volti: nei primi due set non abbiamo giocato, e posso dire con tranquillità che i problemi sono stati tutti di carattere emotivo; nel terzo e nel quarto, poi, abbiamo preso un po' più di fiducia, ma non è bastato. Diamo merito, comunque, al Galante, formazione che ha avuto pazienza e ci ha atteso "al varco", nel senso che ha approfittato di ogni nostro errore. Non vorrei sembrare presuntuoso, ma quando scendiamo in campo a mente "sgombra" mostriamo un livello di gioco davvero alto, forse quasi pari a quello del Dual Volley Rima; purtroppo, però, nei momenti importanti siamo meno lucidi, e questo ci ha penalizzato per tutta l'annata. Contano i risultati, non le sensazioni, e i risultati dicono che siamo terzi ora. Vedo difficile che il Galante possa perdere in casa con l'Occhiobello nell'ultima giornata, per cui non spero nei regali altrui; d'altro canto, noi vogliamo tenerci il terzo posto: vero che la promozione è praticamente andata, con dispiacere di tutti, ma per essere stato il primo anno in Serie D possiamo dirci comunque soddisfatti, abbiamo fatto un buonissimo campionato. Ora giocheremo senza pressioni proprio contro il Dual Volley: potremo giocare sciolti, sapendo che se vinceremo chiuderemo terzi, mentre se perderemo non sarà una tragedia, per cui ce la giocheremo dall'inizio alla fine».

Marco Battistella (allenatore Galante): «Siamo partiti molto concentrati perché avevo lavorato per tutta la settimana sulla testa dei ragazzi; contro Dual Volley e Schio perdemmo il primo set proprio a causa di un approccio sbagliato, e stavolta volevo assolutamente un primo parziale carico ed aggressivo. Ho avuto risposte ottime in tal senso, perché siamo andati via subito, giocando un volley fatto di pochi errori e di pochissime forzature: prima o poi, o grazie alla difesa o grazie all'attacco, il punto lo si faceva, mentre l'Intrepida doveva sempre forzare per portare a casa il punto. Nel terzo, poi, qualcosa è cambiato: a loro le cose sono andate meglio, mentre noi abbiamo avuto un calo di intensità che ci è costato la frazione; nel quarto, infine, è stato un filotto di errori loro a darci una mano. In generale, dovevamo vincere per forza; in caso di sconfitta, Schio ci avrebbe superato, e finire quarti un campionato così avrebbe significato per noi quasi buttare via la stagione; invece, pur essendo ancora tutto in gioco, abbiamo dato delle risposte eccezionali. Abbiamo messo in campo una grinta fuori dal mondo, e vorrei fare un plauso ai "senatori" della squadra, da Lazzari a Fornasiero e Pulsoni, che sia in campo che durante i time out hanno letteralmente preso per mano la squadra, in primis gli altri titolari: Padovan, Bisterzo, De Marchi e Valle. Davvero, sabato sera non ce n'era per nessuno! L'unico neo è quel terzo set: vincere agevolmente i primi due ci ha creato la convinzione che avremmo vinto facilmente anche il terzo, ma l'Intrepida aveva i numeri per ribaltare le sorti del match. Adesso vogliamo vincere contro l'Occhiobello: davanti al nostro pubblico, e mi immagino già il palazzetto pieno; loro sono salvi, ma verranno comunque per giocarsela al massimo, per cui diffido sempre da questo tipo di gare, anche perché loro sono una discreta squadra. All'andata vincemmo 3-0, e perderla sarebbe come tirarsi la zappa sui piedi: facciamo gli ultimi 3 punti a scanso di qualsiasi equivoco e regaliamo ai nostri sosteniori questa grande gioia che si chiama promozione».

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Eros De Barba

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