Focus On Maschile: Pgs Saira Villafranca - Ad Progetti Bvs Volley 3-1

 

Focus On: Pgs Saira Villafranca - Ad Progetti Bvs Volley 3-1

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24^ giornata: Serie C Maschile, Girone A.

Pgs Saira Villafranca - Ad Progetti Bvs Volley 3-1 (22-25; 25-18; 25-22; 25-20).

Il 24esimo e terz'ultimo turno del Girone A di Serie C Maschile era soprattutto l'occasione per Pgs Saira Villafranca e Bvs Rovigo per festeggiare i rispettivi obiettivi raggiunti: da una parte i veronesi, 58 punti sulle 22 gare giocate e una promozione diretta in B2 conquistata matematicamente nel turno precedente col tie break vinto a Povolaro; dall'altra i rodigini, salvi anche per l'aritmetica visti i futuri scontri diretti tra le dirette inseguitrici. Alla fine, a stappare lo spumante sono tanto Michele Marconi quanto Maurizio Ferro; due coach amici, due tecnici capaci di raggiungere i rispettivi target stagionali: perché se per i padroni di casa il match di sabato sera era l'ultima passerella davanti al proprio pubblico prima di chiudere l'annata sul campo dello Juvenilia, per gli ospiti la sconfitta subita in rimonta non ha tolto entusiasmo ad un gruppo capace di mettere in ghiaccio la permanenza nella categoria con ben 3 giornate di anticipo. Finisce tre a uno a favore dei neo promossi in B2; inizia con i giocatori di casa ad omaggiare simpaticamente i rodigini prima del fischio di inizio con una bottiglia di vino, anteprima simbolica dei festeggiamenti che a fine partita avrebbero preso il via. Il sestetto ospite parte subito di slancio, aggiudicandosi il primo, equilibrato set con un 22-25 deciso all'ultimissimo rettilineo. Al rientro in campo, il Villafranca aggiusta il tiro; grazie al lungo Modnicki, centrale di spicco della formazione veronese, aumenta l’intensità del suo gioco e prende il largo, rimettendo il conteggio dei set in parità col 25-18 del secondo periodo. Ritornano gli equilibri nella terza frazione, coi polesani a tratti in vantaggio, ma che capitolano nelle battute conclusive, quando sono gli errori a determinare il 25-22. La quarta frazione rimane invece costantemente nella mani dei padroni di casa, che tengono a debita distanza un Bvs alla vana ricerca del decimo tie break del suo campionato; il finale è 25-20 e per il Saira è la ventunesima vittoria stagionale.

Michele Marconi (allenatore Saira Villafranca): «Premetto che abbiamo festeggiato limitatamente, perché in settimana era venuto a mancare uno dei soci della nostra polisportiva, molto amico del nostro presidente, per cui abbiamo preferito rinviare la festa promozione a fine stagione in segno di rispetto. Anche per questo, pur affrontando la partita con spirito diverso dal solito, non volevamo perdere davanti al nostro pubblico; ha giocato chi finora aveva avuto meno spazio, abbiamo fatto qualche esperimento e, dopo aver trovato delle difficoltà nel primo set, ne siamo venuti fuori dal secondo in poi. È stata una stagione fantastica, condotta non proprio dall'inizio perché ci volle lo scontro diretto col Legnago, alla nona giornata, per darci la testa della classifica; era metà dicembre, e vincemmo il derby veronese in trasferta; la settimana successiva, conquistammo altri tre punti contro il Povolaro, e lì capii che potevamo davvero ambire a vincere il campionato. In Serie C ci sono giocatori forti, mentre noi eravamo un mix di gioventù ed esperienza: basti pensare che abbiamo un libero ed un opposto 18enni, che sono cresciuti tantissimo nell'arco della stagione; infatti, proprio contromano abbiamo incontrato delle difficoltà ad inizio stagione, perché ovviamente mancava un po' di esperienza; ma tra la crescita del giovane opposto e il fatto che comunque gli altri si facevano in quattro per sopperire ai problemi, le cose sono andate migliorando. Dopo la pausa natalizia, poi, i ragazzi sono stati bravissimi a non calare mai di concentrazione, lasciando pochissimi punti per strada. La promozione è una soddsfazione grandissima, sia per me che per i dirigenti che, ovviamente, per i giocatori: vedere ripagati i loro sforzi mi ha dato grande gioia. Li ringrazio tutti, con una menzione particolare per Pietro Terrini, che voleva lasciare a causa di orari di palestra difficilmente compatibili col lavoro; ma è venuto lo stesso, solo per passione, per amicizia, quando poteva, e nei momenti in cui ha giocato ha dato anche lui il suo importante contributo, anche aiutando l'altro, giovanissimo, libero. Vorrei chiudere con una dedica: pochissimi giorni prima dell'inizio della stagione, era venuto a mancare Aldo Pasotti, il nostro fisioterapista; per tutto il campionato abbiamo giocato col suo nome sulle magliette. E sabato, sulle maglie celebrative della promozione in B2, la dedica era tutta per lui».

Maurizio Ferro (allenatore Bvs Rovigo): «E' stata una gara tra due formazioni che non avevano più niente da chiedere alla classifica. Abbiamo vinto il primo set, ma quando il Saira ha rimesso in campo il palleggiatore titolare, ha cambiato marcia; i miei ragazzi, comunque, hanno disputato una buona prova, contro una squadra che si è pienamente meritata la B2: rendiamo onore e merito al Villafranca. Noi ci apprestiamo a chiudere una stagione in chiaroscuro: dopo un avvio discreto, siamo andati in calando, con alcune prestazioni sottotono intorno al periodo natalizio. Verso febbraio, invece, ci siamo portati non distanti dalla zona playoff, chiudendo però in sostanza la nostra stagione a inizio marzo: dopo il ko con il Castion abbiamo avuto alcune defezioni, trovandoci in perenne condizione di emergenza. A Padova, per esempio, eravamo in 8 col secondo libero, e ultimamente ci alleniamo in 7-8 per due volte alla settimana... Diciamo che dopo il match con lo Juvenilia del 16 febbraio, e ancor di più dopo i tre punti col Cus Venezia della settimana successiva, abbiamo capito che la salvezza sarebbe stata nostra, anche se matematicamente è giunta solo nel penultimo turno; in seguito, subito dopo il tie break perso col Castion, sono iniziati i problemi, e con essi i rimpianti e il rammarico per non aver provato a fare qualcosa di più. Comunque, il bilancio della stagione non è negativo. Voglio fare un plauso a chi sta portando a termine il campionato rispettando in pieno gli impegni presi, nonostante siano caduti gli stimoli avendo raggiunto l'obiettivo stagionale. Ora rimangono due gare, con Legnago e Astra: cerchiamo di divertirci, onorando il campionato fino alla fine, anche perché non vogliamo diventare gli arbitri di salvezze o retrocessioni altrui».

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Eros De Barba

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