Kinderiadi 2013: esce il 5 sulla ruota di Padova

Si trasmette il comunicato stampa relativo alla finale femminile delle Kinderiadi, con preghiera
di pubblicazione e di massima diffusione. Nel pezzo trovate il link per la photogallery del match,
da cui attingere per le immagini.

Ricordiamo inoltre che FVG Sport Channel, contenitore sportivo visibile sul canale 189 del
digitale terrestre, ha presparato un servizio con le immagini e le interviste ai protagonisti
e alle protagoniste di questa edizione delle Kinderiadi. Servizio che verrà trasmesso
venerdì alle 22.30 e sabato alle 18. Per vedere il contributo, inoltre, sarà possibile visitare
il canale youtube
http://www.youtube.com/user/veritas832srl.

Kinderiadi - Trofeo delle Province 2013 - Comitato Regionale Veneto.
Comunicato stampa, lunedì 6 maggio 2013

 

Esce il 5 sulla ruota di Padova

Sulle ali di Moro (numero 5), Padova "rosa" vince per la quinta volta il TdP

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PADOVA - VENEZIA 2-0 (25-18; 25-15)

 

PADOVA: Colanardi 10, Salmaso 7, Canola 1, Moro 12, Fabbro 6, Masiero 2, Nardi, Martinelli, Masiero, Minardi, Rampazzo, Spagnolo, Vesco. All: Pino Scalzotto. 2° all: Alessandro Gabban.

VENEZIA: Mengaziol 4, Canciello 2, Brunetta, Dotta 8, Giacchetto 2, Lago 3, Terribile 1, Lunardelli, Damo 5, Corrazzin, Pegorin, Grando. All: Carlo Chiecco. 2° all: Francesca Canton. 3° all: Massimo Pattaro.

 

ARBITRI: Riccardo Favrin di Treviso e Roberto Di Benedetto di Trento.

 

TORRI DI QUARTESOLO - Ed è doppietta. Dopo la vittoria Maschile, Padova si prende anche il titolo Femminile dell'edizione 2013 delle Kinderiadi. In un PalaVillanova reso tonante dagli oltre 600 spettatori, le ragazze di Pino Scalzotto hanno sconfitto in finale Venezia, alla ricerca di un terzo regno consecutivo che sarebbe significato record nell'albo d'oro della kermesse. E invece, a fare festa sono le portacolori del Santo, trascinate da una coppia di bomber, Alessandra Colanardi e la capitana Ilenia Moro, semplicemente straordinaria. Per la Selezione patavina "rosa" è il quinto sigillo, proprio come i compagni, vincitori in precedenza contro Vicenza. Vai alla photo gallery del match

 

I SET - Pino Scalzotto manda in rampa di lancio la diagonale d'attacco Canola-Masiero, con Colanardi e Moro posti 4 e al centro la coppia Fabbro-Salmaso. Carlo Chiecco ha le idee chiare: regia affidata a Mengaziol con Dotta opposto, Canciello e Giacchetto schiacciatrici-ricevitrici, e Brunetta-Lago coppia di zona 3. In avvio è Ilenia Moro contro Venezia: nel 4-2 d'avvio, c'è solo la firma del capitano biancorosso. Giusto il tempo di prendere le misure per Canola, che inizia presto a servire a rotazione tutti i propri avanti: Colanardi firma quattro tacche di fila per spingere il punteggio fino all'12-4, per una forchetta che giunge alla doppia cifra di divario sul 16-6 figlio dell'ace di Masiero. Venezia però non demorde, anzi: dal 17-7 risale fino al -7 consigliando un time out a Scalzotto, che trova in Mengaziol un'attaccante avversaria inattesa. Alla mano, Colanardi e Moro sono inarrestabili, ma è un muro di Fabbro a regalare a Padova ben nove set point. Tre se ne vanno, ma al quarto ci pensa proprio capitan Moro a chiudere 25-18.

 

II SET - Venezia ruggisce tutto il proprio orgoglio in apertura di seconda frazione: Canciello, Dotta e Mengaziol suonano la carica (0-3), ma la parità è presto ristabilita. Il muro di Fabbro significa 4-4, ma soprattutto il numero di errori punto lagunari inizia a diventare importante nell'economia della gara: due di fila per le ragazze di Chiecco, prima che Colanardi riprenda a bombardare di potenza e di dolcezza per l'8-5. Salmaso alza il muro per due volte su Lago al centro, e in generale gli avanti biancoazzurri non riescono a trovare soluzioni offensive valide. Sono 5 i blocks patavini nel 15-8 sancito dalla spettacolosa diagonale stretta di Moro; sono 4 gli attacchi consecutivi sbagliati dalle veneziane, che scendono mestamente sul -11 con la parallela di capitan Moro (21-9). Il finale di set è un countdown padovano verso il trionfo totale: lo firma Colanardi col block in che vale 12 match ball, e lo archivia, al terzo tentativo, la stessa numero 9 di Scalzotto.

 

Pino Scalzotto (allenatore Padova): «Direi che abbiamo interpretato questo torneo nel migliore dei modi; abbiamo sempre giocato con una determinazione e una concentrazione che hanno spesso disarmato gli avversari. I punteggi delle semifinali e della finale lo dimostrano. Penso che il segreto sia stato l'ottimo lavoro dello staff tecnico; inoltre siamo riusciti ad amalgamare le ragazze in un gruppo molto affiatato, al di là delle individualità tecniche. Come ho già detto in questi giorni, il Trofeo delle Province mette in mostra il meglio del Veneto; se questi sono i migliori talenti del Veneto, allora quelli di Padova sono i migliori in assoluto». Guarda l'intervista a Pino Scalzotto

 

Ilenia Moro (capitano Padova): «Oggi è una giornata meravigliosa; ci siamo meritate il titolo, perché è da un anno che lavoriamo per conquistarlo. Tutta la squadra se l'è meritato. La finale è stata difficile, anche se avevamo già vinto contro di loro. In finale la differenza l'ha fatta la squadra, siamo state unite fino in fondo. Il segreto della vittoria? Ci siamo sempre divertite, stando sempre unite». Guarda l'intervista a Ilenia Moro

 

Carlo Chiecco (allenatore Venezia): «E' stata un'ottima esperienza, un buonissimo percorso tecnico che le ragazze hanno svolto; siamo arrivate in finale, ciò significa che siamo una delle due migliori province della regione, nonostante il numero di tesserate della nostra provincia non sia altissimo. Le ragazze sono state bravissime, hanno fatto quello che avevamo chiesto loro. In finale non c'è stata molta storia: Padova è stata superiore in tutti i fondamentali, mentre noi non siamo riuscite a tenere a livello nervoso». Guarda l'intervista a Carlo Chiecco

 

Valentina Mengaziol (capitano Venezia): «Abbiamo iniziato bene il torneo, poi tra alti e bassi abbiamo perso la partita del girone contro Padova; poi ci siamo rimesse, e in semifinale è andata bene. Padova era nettamente superiore, noi abbiamo cercato di fare del nostro meglio, ma non è bastato. Loro dalle battute agli attacchi ci hanno messo sotto dall'inizio; nel secondo set abbiamo provato a sorprenderle all'inizio, ma non ci siamo riuscite». Guarda l'intervista a Valentina Mengaziol

 

 

Cordiali saluti,

Eros De Barba

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Eros De Barba
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