Coppa Veneto Femminile, Trofeo Mikasa: Aduna campione 2013/2014
Si trasmette, con preghiera di pubblicazione e di massima diffusione, il comunicato relativo alla finale femminile della Coppa Veneto, Trofeo Mikasa 2013/2014. Nel pezzo, come sempre, troverete il link per la photogallery del match e quello per la photogallery delle premiazioni.
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Coppa Veneto Femminile, Trofeo Mikasa: Aduna campione 2013/2014
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E' l'Aduna PCA Volley a laurearsi campione della Coppa Veneto, Trofeo Mikasa 2013/2014. Nella finale giocata domenica 23 marzo al Palazzetto dello Sport di Rovigo, gremito dal pubblico delle grandi occasioni, la formazione allenata da Carlo Alberto Busi ha sconfitto per 3-2 lo Spakka Volley, conquistando la prima Coppa Veneto della propria storia. Prestazione sfolgorante, quella delle padovane, capaci di rimontare il 2-0 veronese trascinate dalla propria regista Ambra Frizzarin, eletta MVP della finalissima, e da Vanessa Viel, top scorer della serata con 24 punti. Il successo nella casa del Beng Rovigo di Serie A2 Femminile, oltre a porre sul trono regionale una padovana a quattro anni di distanza dal trionfo firmato dall'A-Style Fratte nella stagione 2009/2010, consegna all'Aduna il biglietto per la Coppa Triveneto, in programma a Trento lunedì 21 aprile, giorno di Pasquetta.
 

SPAKKA VOLLEY - ADUNA PCA VOLLEY 2-3 (26-24; 25-21; 21-25; 24-26; 13-15).
SPAKKA VOLLEY: Angela Stello 10, Stefanello 18, Pintani 6, Corazza 20, Permunian 16, Emanuela Stello 2, Borin (L), Tempo 1, Campo 1. Ne: Haruna, Defanti (L), Bianchi. All: Pino Scalzotto. 2° All: Davide Carretta.
ADUNA PCA VOLLEY: Gavin 20, Borgato 17, Bertelle 17, Frizzarin 4, Viel 24, Ramon 8, Convento (L). Ne: Barra, Benetello, Donato (L), Segato, Basso, Guglielmo. All: Carlo Alberto Busi. 2° All: Mirco Bacelle.
ARBITRI: Luca Costantin di Venezia e Alberto Libralesso di Venezia.
NOTE: ace: 9-8. Muri punto: 11-15. Errori in battuta: 2-6.
MVP: Ambra Frizzarin (Aduna PCA Volley).

Niente da fare, invece, per lo Spakka, formazione quadrata e autrice di un'ottima partita, ma che ha un unico rimpianto: quello di non aver chiuso il match dopo essersi trovata avanti 2-0. Per il gruppo di Pino Scalzotto rimane comunque la soddisfazione di un percorso emozionante, sfociato nella possibilità di giocarsi il regno sui confini del Leone Alato e che con ogni probabilità darà alle veronesi la promozione in Serie B2 al termine di questo campionato di Serie C. Vai alla photogallery della finale femminile

I SET - Scalzotto lancia il missile biancorossoblu guidato da Emanuela Stello in diagonale offensiva con Pintani, Angela Stello e Corazza alla mano, Stefanello e Permunian posti 3 a nobilitare il lavoro del libero Borin; Busi prende le necessarie contromisure, propone Gavin opposta alla regia di Frizzarin, Convento libero nella linea di ricezione composta dalle bande Viel e Borgato, e la coppia Bertelle - Ramon a martellare dal centro. L'avvio della gara, ospitata dal taraflex rosa-viola della Beng Rovigo impegnata nel campionato di Serie A2, ha un forte accento veronese: Pintani, Corazza e l'ace di Angela Stello significano il 4-0 iniziale, ma ben presto entrambe le squadre cominciano a dare spettacolo. Merito delle difese, delle coperture e delle numerose rigiocate che costellano tutto il periodo, caratterizzato dalle pipe del capitano padovano Camilla Borgato, aiutata nella rimonta da Bertelle e Viel, e dai pochi errori in attacco da una parte e dall'altra. Dall'8-7 si passa al 10-8 con Borgato e Stefanello, ma é ancora una battuta di Angela Stello a siglare il +5 veronese sul 14-9. Spettacolosi i due successivi scambi, chiusi dai capitani Borgato e Corazza, con l'Aduna che risale fino al -1 con l'ace di Frizzarin e il block out di Gavin, prima di impattare a 16 col mani fuori di Viel che convince Scalzotto al primo time out di giornata, vanificato, peraltro, dal doppio muro di Gavin su Corazza al rientro in campo. È 16-19 sul tocco di prima ancora di Gavin; Scalzotto prova il doppio cambio con Tempo e Campo, ma sul 16-21 deve ancora fermare il gioco. Il muro adunense è invalicabile, e serve la battuta in rete di Frizzarin per fermare l'emorragia scaligera, tamponata da Permunian in primo tempo e a muro su Gavin, ma non arrestata sulla palletta intelligente di Viel, che va in battuta e pesca proprio Permunian per l'ace del 19-23. Campo accorcia, Ramon in veloce procura 4 set point vedendone annullati 3 (due sui muri di Stefanello ai danni di Bertelle e Borgato), e sul quarto ancora Stefanello mette giù la parità. Sarà l'eroina del primo parziale, la centrale veronese, perché sulla parallela out di Borgato la palla set ce l'ha lo Spakka, trasformata nel 26-24 dall'ennesimo muro di Eleonora Stefanello ad apice di un break conclusivo di 6-0.

II SET - Emozioni forti, emozioni da coppa, emozioni tinte da Serie A. Al rientro sul taraflex, Spakka e Aduna continuano a darsele di santa ragione: Gavin tiene a galla l'Aduna fino all'entrata in regime di Borgato che significa 6 pari (dal 6-4), Permunian, dall'altra, é una certezza per il gioco di Emanuela Stello. Nell'11-8 pesano gli errori offensivi di Viel, Bertelle e Ramon; nel 14-9 che spinge Busi al time out, i 3 punti in fila di Stefanello, mortifera ancora a muro su Viel e in battuta anche con l'aiuto del nastro. Sotto di 5, le biancoblu rispondono: Gavin e Bertelle mettono bene le mani sulle offensive scaligere, Viel gioca di fioretto al momento giusto, e sul block out di Gavin è 15-14. Corazza spegne momentaneamente il fuoco adunense, che rimane latente sui punti di Angela Stello e Corazza, e che riprende ardore sul primo tempo di Ramon per il 20 pari. Stefanello, però, ripropone il piatto forte della casa: primo tempo vincente e ace a seguire nella rotazione, con Busi che deve parlarci su col tabellone sul 22-20 per le ragazze di Scalzotto. Che si giovano dell'attacco lungo di millimetri di Viel per andare sul +3, che tremano sul block out di Gavin, ma che respirano a fondo sul primo tempo di Permunian sinonimo di 3 set ball, il primo dei quali è tradotto in 25-21 dal muro di Giulia Tempo.

III SET - L'Aduna prova a riaprire i discorsi: Bertelle attacca e mura, Borgato impallina la ricezione spakkiana dai 9 metri. 0-4 subito, 1-6 dopo due azioni poco limpide nella metacampo veronese che consigliano a Scalzotto la chiacchierata chiarificatrice. Gavin risponde a Permunian, ma a salire di livello é la difesa padovana, comunque perforata dalla solita Stefanello. Dall'altra parte della rete é il libero Borin a offrire spettacolo, mentre dentro i 3 metri sono Corazza e Bertelle a suonare la carica alle compagne. Il massimo vantaggio, l'Aduna lo tocca sul +7 (9-16) frutto del muro di Frizzarin, per una forbice che si apre ulteriormente sulla schiacciata larga di Campo (9-17). Corazza schiaccia e batte vincente, ma il divario non cala oltre il -5 figlio del mani fuori in fast di Permunian; Borgato rimette bezina nel motore padovano, messo a pieni giri da Martika Bertelle e da capitan Borgato. Scalzotto esaurisce i tempi sul 14-21, e incorre un un "rosso" che porta lo score sul 16-22; Angela Stello, Gavin, Corazza e Permunian aggiornano il tabellone al 19-23 sul quale Busi preferisce frenare la risalita scaligera: un brivido sull'errore di comunicazione nella propria metacampo che frutta il -3, un sospiro di sollievo sul mani fuori di Vanessa Viel che significa 4 set point. Il primo lo anestetizza Permunian, il secondo lo trasforma Ramon in fast con l'aiuto involontario del muro avversario. 21-25 e quarto set.

IV SET - Tutto può succedere con uno Spakka apparentemente in difficoltà e con un Aduna a vele spiegate. Tensione e stanchezza iniziano a farsi sentire prendendo il sopravvento sulla pura adrenalina. Ne é dimostrazione l'avvio di periodo numero 4, in cui si vede qualche errore in più, e che vede le padovane uscire meglio dai blocchi: 1-4 con Viel e Borgato, ma 5-4 con Permunian e la rediviva Pintani. Proprio l'opposto biancorossoblu spara fuori un attacco dalla seconda linea, spingendo il punteggio sul 5-7 e Scalzotto al primo time out discrezionale. Frizzarin mura Corazza per il +3, vantaggio solo scalfito da Permunian e mantenuto sui tocchi di fino di Angela Stello e Viel. Proprio la banda biancoblu sale in cattedra nel giro avanti, con 4 punti nel 7-11 di partenza, per un +4 che si mantiene inalterato negli scambi successivi. Dal 10-14, lo Spakka trova però il break per rientrare: punto di capitan Corazza e tre errori patavini, l'ultimo dei quali (fast out di Bertelle) convince Busi alla sospensione. Invano, perché un'altra fast fallosa regala il vantaggio alle scaligere, che ingranano la sesta sempre grazie a Patrizia Corazza. Bertelle allora trova gioie nel fondamentale del muro e, complice un omaggio dello Spakka, é Scalzotto a interrompere il gioco sul 16-16. L'equilibrio é massimo, per spezzarlo non bastano Viel, Pintani e Ramon: serve l'ace di Frizzarin (17-20), ma anche la doppia firma di Angela Stello per costruire il 19-21. Viel in parallela fa 19-22, Borgato piazza il 20-23 di giustezza, e dopo la spazzolata di Gavin sul muro avversario, l'Aduna beneficia di 4 palle per il tie break. La stessa Gavin mette sul nastro la prima, Borgato larga la seconda, la terza é inenarrabile, con uno scambio di quasi due minuti che premia il mani fuori di Stefanello al centro, obbligando Busi a parlarci sopra sul 23-24. Ultima chance per l'Aduna sul cambio palla, ma dopo un altro scambio intensissimo Gavin piazza in rete. 24 pari: Borgato gioca col muro opponente e segna il quinto set ball. Sarà quello buono, perché Stefanello spara out l'assist di Emanuela Stello. É tie break!

V SET - Servisse uno spot per il volley, la finale femminile sarebbe già di per sé qualcosa di epico per lo svolgimento dei primi 4 periodi. Beati i presenti al Palazzetto dello Sport di Rovigo; ma nella pallavolo non può esistere pareggio, e la roulette russa del quinto set inizia come meglio non potrebbe: 3-2 ed equilibrio al massimo, con capitan Corazza a firmare tutti i punti dello Spakka. Il punto a punto si interrompe sul break di Gavin: attacco più muro, peraltro reso da Corazza, prima della bomba a campo aperto di Viel. Angela Stello piazza di intelligenza il 6-7, ma si cambia campo sul 6-8 figlio del block in di Camilla Borgato. Difese, coperture, voglia di non mollare mai; Aduna e Spakka é tutto questo e molto di più, con Stefanello che risponde a Gavin in attacco, ma con quest'ultima che piazza l'ace del 7-11 costringendo Scalzotto al time out. Al rientro, lunghissimo scambio concluso dalla pipe di Viel e 7-12, prima dell'attacco lungo di Stefanello. Seconda pausa richiesta da Scalzotto sul 7-13, ma ormai é tardi: non basta l'errore dalla seconda linea di Gavin, non basta il block in di Pintani che convince anche Busi al primo time out facoltativo. Si ritorna in campo e Bertelle schianta la fast nella difesa veronese: 5 match point, il primo é una fast larga ancora di Bertelle; il secondo é un mani fuori da manuale di Corazza, il terzo una doppia di Frizzarin, il quarto una sparacchiata out di Viel che non trova le mani alte del muro. 13-14, time out Busi: servizio, ricezione e fast di Bertelle. In campo. Finisce 13-15, finisce con l'Aduna in paradiso dopo aver visto l'inferno; finisce con il pubblico di Rovigo ad applaudire delle autentiche leonesse che hanno dato vita ad un pomeriggio esaltante. Vai alla photogallery delle premiazioni

Pino Scalzotto (allenatore Spakka Volley): "Se andiamo a vedere bene, il 2-0 non é che fosse maturato per un nostro dominio: abbiamo giocato punto a punto anche lì. Nel terzo abbiamo un po' mollato, con l'Aduna che si é ripreso bene. Nel quarto basta dire che é finito 24-26...é stata una partia tiratissima, ma sapevo che sarebbe stata una battaglia. Cosa dire alle mie ragazze? Hanno giocato al massimo, ma come si fa a dire qualcosa a un gruppo che vince 30 partite di seguito? Capita. Qualcuna magari avrà giocato sottotono, ma in una competizione del genere ci sta. Martedì potremmo avere una grande festa, perché se vinceremo la gara di campionato saremo promosse con 6 giornate di anticipo, per cui...più di così. Cos'é mancato? 13-15 al tie break, sono mancati due punti. Forse di solito riceviamo un po' meglio; se sfruttiamo i centrali andiamo via tranquilli, e forse oggi la ricezione è stata una po' "corta", impedendo al palleggiatore di giocare come sa con i nostri posti 3".

Patrizia Corazza (capitano Spakka Volley): "E' stata una sfida molto molto dura. Forse abbiamo concesso qualcosa in più rispetto alle avversarie facendo qualche errore di troppo. Oggi c'é stato anche il fattore dell'emozione...loro hanno avuto la meglio e va bene così, ma credo che entrambe le squadre meritassero la vittoria. Per noi, già essere arrivate qua é stato un bel traguardo; a inizio anno nessuno ci aveva chiesto niente e stiamo facendo un ottimo campionato, abbiamo disputato un'ottima coppa, e anche se non abbiamo vinto siamo lo stesso contente e soddisfatte".

Carlo Alberto Busi (allenatore Aduna PCA Volley): "Intanto bisogna fare i complimenti alle ragazze! Veramente brave, perché non abbiamo mollato pur essendo 2-0 sotto. Cosa ho detto tra secondo e terzo set? Si cerca di stimolare: siamo sempre state là, nel primo set eravamo 24-20 e ci hanno rimontato; il secondo é stato una conseguenza del finale del primo. Però abbiamo continuato a giocare, e alla fine siamo riusciti a spuntarla. Poteva vincere anche lo Spakka: la partita é stata talmente equilibrata che entrambe le squadre potevano avere la meglio. Ad inizio giornata c'era un po' di timore, perché loro non avevano mai perso fino ad oggi, e questo ci ha bloccato un po'. Poi pian piano abbiamo visto che potevamo giocarcela, ed é venuta fuori una bella partita, con due compagini alla pari che hanno giocato punto su punto con alcuni scambi lunghissimi. Come avevo detto prima della gara, stare con la testa sulla partita, giocare ogni punto fino all'ultimo é fondamentale. Ora ci riposiamo e ci godiamo questa vittoria, ma già preparando la prossima di campionato, in casa di una formazione che da noi, all'andata, vinse 3-0".

Camilla Borgato (capitano Aduna PCA Volley): "E' stata una partita estenuante, a dir la verità. Con grande gioia, però, abbiamo raggiunto il risultato; sul 2-0, venirne fuori era difficile, e probabilmente siamo partite contratte. Nel terzo, vedendo come stava andando, ci siamo un po' rilassate e abbiamo iniziato a fare le cose come sappiamo: quando il gioco si fa duro ci facciamo valere. Sono contentissima, lo siamo tutte! Cosa ci siamo dette tra secondo e terzo set? Oh raghe, va ben tutto! Cominciavano a cadere pallette: vedevamo che la palla tirata forte, pulita non cadeva, murata o difesa; le palle sporche invece andavano giù...quindi dovevamo giocare con quelle, i punti sono punti! Qualcuno oggi aveva detto, riferendosi all'imbattibilità dello Spakka, che avrebbe perso la prima partita dell'anno; tutti a toccarsi scaramanticamente, però alla fine é successo. Le veronesi sono una bellissima squadra; merito a loro, ma merito a noi".

Social network. La cronaca della finale, le immagini più emozionanti, le parole dei protagonisti le potete trovare, oltre che sul sito www.fipavveneto.net, anche sulle pagine ufficiali Facebook e Twitter del Comitato Regionale Veneto, mentre sul canale Youtube saranno disponibili i video con le interviste.
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Cordiali saluti,
Eros De Barba
Commissione Stampa e Comunicazione
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