INTERREGIONAL DAY 2014 - Il sogno azzurro del Triveneto passa per Padova
Si trasmette, con preghiera di pubblicazione e di massima diffusione, il comunicato relativo all'Interregional Day Maschile. 
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INTERREGIONAL DAY 2014 - Il sogno azzurro del Triveneto passa per Padova
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Con grande orgoglio la Fipav Veneto ha ospitato domenica 6 aprile l’Interregional day al quale hanno partecipato le punte di diamante della pallavolo maschile delle tre regioni Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Presenti per osservare le performance dei pallavolisti i tecnici nazionali Mauro Berruto, ct della Nazionale maschile e direttore tecnico del settore giovanile maschile della Federazione italiana pallavolo, coadiuvato da Mario Barbiero, coach del Club Italia e della Nazionale Under20 maschile e al collaboratore tecnico federale Ugo Soliman. Alla regia dell’evento il CTR Veneto Michele Zanin, lo staff della Selezione Regionale, Valerio Baldovin, Roberto Rotari e Alessandro Lanza. A fare gli onori di casa il Presidente Regionale Veneto Roberto Maso, il Consigliere Nazionale Adriano Bilato e il Consigliere Regionale del Veneto Daniele Gusella.
 
I partecipanti veneti. Erano 8 gli atleti veneti che hanno partecipato all’appuntamento di domenica: Filippo Marcolin, 1988, Pallavolo Padova; Alberto Saibene, 1998, Volley Treviso; Stefano Sgargetta, 1998, Astra Volley; Francesco Fusaro, 1999, Pallavolo Padova; Lorenzo Cortesia, 1999, Volley Treviso; Pietro Merlo, 1999, Auxilium Volley Schio; Jacopo Merler, 1999, Pallavolo Bassano; Lorenzo Sperotto, 1999, Volley Treviso. Questi ragazzi, assieme a quelli provenienti dalle altre regioni, potranno aspirare a indossare il tricolore della nazionale giovanile.

La riunione tecnica. Durante la pausa pranzo i selezionatori nazionali hanno incontrato i selezionatori regionali e provinciali; presenti anche alcuni allenatore del settore maschile delle società sparse nel Triveneto. L’incontro ha permesso a Berruto di fare il punto sulla pallavolo maschile e di interloquire con tutti gli altri colleghi che svolgono l’attività di coach. Il primo argomento messo sul tavolo sono stati i numeri del movimento maschile in Italia a fronte dell’introduzione del campionato Under 13 maschile. È stato verificato che sono incrementati i numeri sia delle società che si occupano di pallavolo maschile e dei maschi che si approcciano alla pallavolo. È stato spiegato che l’anno di drop-out dei maschi è quello che coincide con i 12-13 anni e l’introduzione dell’Under 13 permette a quelle società che non raccolgono atleti sufficienti per fare classiche squadre da 6 di giocare con squadre da 3; questo motiva i ragazzi a continuare nel percorso sportivo e per le società non risulta più difficile lavorare con i numeri bassi. Alcune società riescono ad affrontare, in questa maniera, più campionati regolari sia 6 contro sei che 3 contro 3. Il secondo argomento è stato più tecnico: al centro dell’attenzione la figura del libero. Berruto ha spiegato perché ha voluto inserire il libero anche al Trofeo delle province dedicate alla categoria Under 15. Il libero, come ruolo, ha avuto una crescita in termini percentuali permettendo anche di migliorare la ricezione. Oltre i confini italiani, guardando le nazioni ai primi posti del ranking mondiale questo ruolo ha raggiunto un quoziente tecnico migliore, forse perché è stato fatto un lavoro più specifico e probabilmente è stata data più importanza a questo ruolo e alla sua cura. Berruto ha difeso l’importanza del libero in campo e ha parlato di come motivare quei ragazzi che vengono scelti per questo ruolo perché loro sono il cuore della ricezione e i responsabili del sistema di costruzione della difesa. 

Parola al ct della nazionale. A fine giornata Mauro Berruto ha tirato le fila di questa intensa giornata al PalaFabris; ecco le sue dichiarazioni:

Cosa si osserva in questi ragazzi e quali sono le caratteristiche che questi ragazzi devono avere per un loro eventuale futuro in azzurro?
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Sicuramente c’è una qualità fisica e di dati antropometrici che naturalmente la pallavolo richiede, di prestazione, sono cose importanti da analizzare. Poi c’è l’aspetto tecnico che noi guardiamo ma che vogliamo mettere in comune con i loro allenatori e selezionatori, abbiamo nell’intervallo di pranzo parlato e chiacchierato di pallavolo con gli allenatori per dare loro continuità negli obiettivi e nelle priorità che definiamo. E poi c’è un altro aspetto che a questa età è molto importante che è cercare di capire se l’età biologica corrisponde a quella cronologica e anche le prospettive di sviluppo, non solo nel tema dell’altezza ma anche su qualità coordinative eccetera e a che punto della loro crescita questi ragazzi sono arrivati"
 
Tra questi ragazzi c’è qualcuno ch corrisponde ai parametri che cercate e che porterebbe loro avanti nella scala verso la nazionale?
"Sicuramente nelle tappe interregionali qualcosa si vede. È il primo anno che facciamo questa tappa interregionale, l’Interregional day. Quello dei Regional day va avanti da tantissimi anni e abbiamo una banca dati gigantesca. Però abbiamo voluto anticipare, rispetto al Trofeo delle regioni. In questa tappa interregionale i ragazzi hanno la possibilità di confrontarsi con dei pari-età di regioni diverse e questo alza la qualità del confronto e chiaramente ci porta a organizzare questo tipo di selezioni dove ci sono sempre dei talenti. Qualche lampo ce l’hanno fatto vedere anche qui oggi. Le tappe saranno ancora 5 e da queste partirà un’ulteriore e successivo processo di selezione che ci permetterà di organizzare la prima delle attività strutturate che noi chiamiamo Selezione nazionale allievi”
 
Allora qui ci sono delle speranze per i ragazzi del Triveneto? 
"Quando ho cominciato stamattina ho raccontato loro una storia che è vera e di questi giorni. Nell’estate scorsa hanno esordito con la nostra nazionale seniores Luca Vettori, Filippo Lanza, Michele Fedrizzi e altri atleti che hanno fatto lo stesso percorso e sono stati identificati nelle tappe regionali, hanno partecipato al Trofeo delle regioni, hanno fatto il percorso nelle nazionali giovanili, l’esperienza del Club Italia decisiva dove sono arrivati, come Vettori, ad essere miglior schiacciatore europeo nel 2013 e Lanza miglior schiacciatore alla World cup in Giappone. Quindi non è più teoria! Anche a questi ragazzi può succedere perché è già successo ad altri esattamente con questo percorso. E anche loro possono diventare protagonisti assoluti della nazionale maggiore" 

 
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Cordiali saluti,
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